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PRATICA

Inizia ora Pratica, curata da Edoardo e con i contributi di Luca Bugnone, Alberto Rossetti e Daniela Gariglio. Pratica intende riflettere a proposito di una fantasia come strategia di lotta, individuale e collettiva, che possa essere strumento di resistenza ai mali personali, alle derive autoritarie e agli sdoganamenti fascisti. La puntata zero di questa stagione offrirà al lettore alcuni spunti sul concetto chiave di resilienza.

“Tutti possono essere ‘creativi’, a patto di non vivere in una società repressiva, in una famiglia repressiva, in una scuola repressiva…”.(Rodari, Gianni, Grammatica della fantasia). 

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L'OTTOVOLANTE

·1533 parole·8 minuti

“Punta a monte!” Significa che si pagaia controcorrente, alla sorgente. In altri termini la direzione, l’orizzonte del kayak è la cima del Monviso dove nasce il Po che attraversa Torino intervallato dalle aristocratiche balze dei ponti. La quiete delle anse è spezzata dal vociare che giunge da Murazzi e Valentino. La gente passa accanto al fiume distrattamente: è un pittoresco tassello del paesaggio avvicinato oltremisura solo da canottieri e canoisti, ricolmo di vita acquatica e anfibia. Condividiamo la nicchia ambientale di ratti, alghe, pesci e detriti; l’acqua lega tutti in un sol corpo.

EGOISMO DI GRUPPO

·2247 parole·11 minuti

A fine agosto 2016 ho scoperto dell’esistenza de La Salamandra CPI, una protezione civile nata in seguito al terremoto de L’Aquila nel 2009, che si è attivata poi per altri successivi diversi eventi catastrofici tra cui, più recentemente, il sisma in Emilia del 2012 e quello del 24 agosto scorso di Amatrice.

LE REGOLE CREATIVE DEL LAVORO EDUCATIVO

·2114 parole·10 minuti

L’obiettivo del lavoro educativo deve essere quello di favorire la possibilità e la volontà di compiere delle scelte in piena autonomia, dando spazi per mostrare e affermare se stessi e le proprie idee. Creare delle situazioni in cui sia possibile esercitare la propria individualità è l’impegno che deve prendersi quotidianamente l’educatore, spingendo la persona a prendersi lo spazio di espressione che di diritto gli spetta.

LA FANTASIA È QUALCOSA DA PRENDERE MOLTO SUL SERIO

·1509 parole·8 minuti

Dal lettino dello psicoanalista le parole si alzano al cielo, confondendosi tra di loro, in alcuni casi ripetendosi, altre volte sorprendendosi. Un analizzante, quando si corica le prime volte sul lettino, scopre in fretta che le sue parole dicono molto di più di quello che pensava di sapere, superando la conoscenza stessa delle cose. Dietro di lui, seduto alle sue spalle, l’analista in silenzio ascolta e attraverso i suoi interventi, le sue interpretazioni, permette a quel racconto di procedere, di reiniventarsi di continuo. In analisi non c’è differenza tra fantasia e realtà, esiste solo la parola dell’analizzante.