Con questo post diamo inizio alla seconda stagione delle Serie Fantasia, curata da Francesco. Questo ciclo di pubblicazioni ha come titolo Futura: una fantasia per il futuro - “E poi, non trascuriamo il valore educativo dell’utopia. Se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?”( Rodari, Gianni, Grammatica della fantasia).
Interpretato da Francesco La Rocca, Moisi Guga, Futuro Avvenire
Profezie tratte da: Enuma Anu Enlil, Erodoto, Storie Libro I 46-53 Apocalisse, 20, 7-10 Utopia, Tommaso Moro La giornata di un giornalista americano nell’anno 2889, Jules Verne Cisco, spot 2016
Testi di riferimento:
Storia dell’avvenire. Dai profeti alla futurologia di Georges Minois, Edizioni Dedalo, 2007. Libro dei sogni, Jorge Luis Borges, La Biblioteca di Babele - Franco Maria Ricci 1985.
Più densa, più eloquente della vita quotidiana ma non radicalmente diversa, la letteratura amplia il nostro universo, ci stimola a immaginare altri modi di concepirlo e di organizzarlo.
Così Tzvetan Todorov definisce la letteratura in un saggio del 2007 intitolato La letteratura in pericolo.
Vogliamo qui pensare alla fantasia come capacità di immaginare una realtà, in particolare per creare un futuro. Prima di addentrarci a parlare di futuro, però, una premessa è necessaria: la fantasia, intesa come la creazione di una realtà immaginaria nel senso di non realmente percepita, non riguarda solo il futuro o l’ipotetico, ma la nostra concezione del presente. E non solo un presente distante da noi, ma lo stesso presente sensoriale in cui siamo immersi.