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L'OTTOVOLANTE

·1533 parole·8 minuti

“Punta a monte!” Significa che si pagaia controcorrente, alla sorgente. In altri termini la direzione, l’orizzonte del kayak è la cima del Monviso dove nasce il Po che attraversa Torino intervallato dalle aristocratiche balze dei ponti. La quiete delle anse è spezzata dal vociare che giunge da Murazzi e Valentino. La gente passa accanto al fiume distrattamente: è un pittoresco tassello del paesaggio avvicinato oltremisura solo da canottieri e canoisti, ricolmo di vita acquatica e anfibia. Condividiamo la nicchia ambientale di ratti, alghe, pesci e detriti; l’acqua lega tutti in un sol corpo.

IMMAGINAZIONE E FÉNÉON

·605 parole·3 minuti

Più densa, più eloquente della vita quotidiana ma non radicalmente diversa, la letteratura amplia il nostro universo, ci stimola a immaginare altri modi di concepirlo e di organizzarlo.

Così Tzvetan Todorov definisce la letteratura in un saggio del 2007 intitolato La letteratura in pericolo.

COMBINATORIA

·1707 parole·9 minuti

Si inaugura con questo articolo la prima stagione della serie Fantasia, curata da Andrea (caporosso[@]storyfilters[dot]it). Questa stagione ha come titolo Combinatoria, ovvero una fantasia insegnata come metodo di lavoro scalabile e riproducibile - “Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l’arte di inventare” (Gianni Rodari, Grammatica della Fantasia). L’immagine di copertina è tratta da qui.

LO STUDIO DI INTERNET NON È RIGOROSO, È INUTILE!

·1004 parole·5 minuti

Il filo non è ciò che si immagina. Non è l’universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante. E chi non vuole intraprendere una lotta accanita di sforzi inutili, pericoli profondi, trappole, chi non è pronto a dare tutto per sentirsi vivere, non ha bisogno di diventare funambolo. Soprattutto, non lo potrebbe. A proposito di questo libro: lo studio del filo non è rigoroso, è inutile.

LEGGEREZZA

·755 parole·4 minuti

Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi del nuovo millennio, sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero d’automobili arrugginite.

Italo Calvino, Lezioni Americane